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giovedì 23 giugno 2016

Dalla magia di Gaeta a quella di Pozzuoli. E che magia.....

Partiti da Gaeta all'alba di martedì, dopo una decina di ore siamo arrivati a Pozzuoli. Ormeggio da non raccontare nei pontili della Lega Navale di Pozzuoli, ormeggio reso possiboile dalla pazienza (grande) e professionalità (grandissima) di Ciro, il marinaio.
per motivi a me sconosciuti, la sede della Lega Navale di Pozzuoli non è presente nel pdf distribuito dalla sede nazionale dell'associazione dove sono elencate tutte le bai nautiche. ma vi assicuro che qui la base c'è, è grande ed è situata in un luogo ultraprotetto. le "acque della lega Navale", come le chiamano qui, si trovano all'interno del più che sicuro Golgo di Pozzuoli, all'interno del porto di Pozzuoli e all'interno di una scogliera che protegge questi pontili. Mi raccontava paolo Oliva, un medico che è anche consigliere dell'associazione, che a sua memoria non è mai successo nulla a casa del meteo.

La sezione di Pozzuoli, con i suoi 1.400 iscritti è una delle più grandi se non la più grande della Lega. Oltre alla base nautica, hanno una sede vicina all'isola di Nisida che è un piacere visitare: panorama mozzafiato, gentilezza dei soci, disponibilità e simpatia del personale. E un'ottima birra alla spina scelta direttamente dal presidente Silvio Luise, un mio ex collega giornalista (era caporedattore in Rai) o, se volete, un collega pensionato.

ormeggio difficoltoso, dicevamo. E non solo perché ormai ho l'abbonamento ad entrare nei porti con venti nodi di venti, ma anche perché - ma l'ho scoperto solo oggi - l'elica c'era, ma coperta tra un cumulo di naylon, cime e cimette. Ma anche per l'esiguità degli spazi: per darvi un'idea, tra la mia prua e quella della barca che ho di fronte non ci sono più di sei, sette metri.Un "canale" ancora più stretto se si pensa che si devono evitare le cime die corpi morti. Ma per fortuna c'era Ciro.
Giovanni, l'"uomo-foca" di Pozzuoli
E per fortuna c'era Giovanni, il sub (l'"uomo foca", come lo chiamano tutti) che mi ha pulito la carena, mi ha tolto un casino di cime che stavano attorno all'asse e un altro casino che si troavano benissimo abbracciati all'elica di Horus. Elica che, già di suo, a marcia indietro fa quello che vuole (è una due pale puiccole e fisse). E così è stato anche spiegato il motivo di alcune vibrazioni e della scarsa velocità. Giovanni, o se preferite, l'uomo-foca, è un personaggio da conoscere: ha 65 anni e sta a mollo per buona parte della giornata. ma se lo dice lui, quando dice lui e perché dice lui. "Io potevo fare altri mille lavori - mi diceva - ma in effetti nio voglio solo stare in acqua". E le sue tariffe sono di gran lunga inferiori a quelle che ho sperimentato in mezza Italia: 20 euro se la carena non è tanto sporca, 30 se lo è". Io, appena ho visto in pontile - e lui era solo all'inizio del lavoro - tutte quelle cime ho deciso di aumentare la sua tariffa e poi, a cose fatte, gli ho dato 40 euro. Strameritati. Ser fossi gestore di un marina, lo pregherei in ginocchio di lavorare per noi. Ma lui non vuole rapporti fissi: "Voglio esserer libero". E lo capisco.
Ma dicevamo della sezione della lega. Sapevo che c'era e una breve ricerca su internet me lo ha confermato. Il giorno prima dell'arrivo, mando una email al loro indirizzo: pozzuoli@leganavale.it  comunicando il mio numero di cellulare e che, disponibilità di un posto barca permettendo, avrei voluto fermarmi lì per un paio di giorni. Passa una mezz'ora e vengo richiamato da maria Grazia, una delle funzionarie. gentilissima, mi dice che mi aspettano e mi suggeriscono di chiamare sul VHF (Canale 74) una volta giunto all'imboccatura. Da quel momento sarei stato guidato all'ormeggio da Ciro, il marinaio. E così è stato.
In banchina conosco Paolo Oliva, un medico (anche consigliere della sezione) e armatore di un Oceanis 331, dotato di pannelli solari e dissalatore. Simpaticissimo e, per di più, una miniera di informazioni. Mi ha spiegato dove ormeggiare e dove no per i miei prossimi venti giorni. E mi ha fatto anche da "tutor" qui in Lega: io non partirò domattina, ma sabato mattina. O domenica se da domani si butterà maltempo.
Le bollicine di gas che salgono in superficie 
Stare a Pozzuoli significa stare sul cratere di uno dei più grandi e attivi vulcani d'Europa. Entrando in porto, sfilavamo accanto ad una miriade di solfatare e ieri sera l'odore di zolfo (che fa anche bene ai polmoni) era assolutamente percepibile.
Un consiglio a chi viene da nord: poco prima di Procida, c'è un campo boe (sono centinaia) per l'allevamento delle cozze. Le boe, vi assicuro, si vedono solo all'ultimo minuto. Io, almeno, le ho viste all'ultimo e, non so come, sono riuscito a strambare. Ma dopo me la sono vista con le vedette della Finanza  che sfrecciavano a poche decine di metri a velocità supersonica. Poi, poco prima di Pozzuoli, al traverso di Baia (lì, nelle acque antistanti il porticciolo, c'è un'intera città sommersa), altre boe e altre cozze. ma sono fuori traiettoria.....
ottime a Pozzallo, come nel resto della campania, le mozzarelle. E comodissomo il trenino colorato (dai graffittari) che porta fino a Napoli, la Cumana.
Per altre informazioni, amici miei, non dovete far altro che chiedere. magari non qui, ma su facebook.










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