A Gaeta, nella
parte interna Ovest di porto S. Antonio, in corrispondenza della torre
municipale di colore rosso con orologio ben visibile dalla rada, si trova
l'approdo turistico Base Nautica Flavio Gioia, protetto da un molo di
sopraflutto di circa 200 m; nello specchio acqueo interno c'è un pontile di
circa 80 m.
Per chi
vuole risalire (o scendere) il Tirreno, Gaeta è una tappa praticamente
obbligata. In dieci ore di navigazione, la si raggiunge da Procida, Ischia o
Pozzuoli. In dodici, tredici ore, invece, si arriva partendo da Anzio o
Nettuno. Andando verso nord ci sik potrebbe fermare nel porticciolo di san
Felice Circeo. Io ci ho provato, ma quando ho sentito l’ammontare della tariffa
per una notte, non ho avuto dubbi: dritti dritti fino a Nettuno.
La base
nautica Flavio Gioia, dove ho trovato ospitalità, ha un ingresso complicato
solo a parole. E’ divisa dalla base militare americana da una barriera di “salsicciotti”
galleggianti. Per entrare nella darsena, bisogna tenere questi “salsicciotti”
alla propria sinistra. Sul Canale 9 vi riceveranno gli ormeggiatori della Base
che vi verranno incontro con un gommone e vi indicheranno l’ingresso e il
vostro posto. Se necessario e se c’è vento, vi daranno anche una mano
spostandovi o tenendovi la prua.
Orario di
accesso: continuo.
Accesso:
mantenersi a 50 m dalla zona militare presso il molo S. Antonio decelerando con
velocità massima di 5 nodi.
Fari e
fanali: 2330 (E 1562.5) - fanale a luce fissa rossa, 2 vert., portata 1 M
sull'estremità Nord del pennello del molo di sopraflutto; 2330.3 (E 1562.6) -
fanale a luce fissa verde, 2 vert., portata 1 M sull'estremità Sud del pennello
del molo di sopraflutto; 2330.5 (E1562.7) - fanale a luce fissa rossa, 2 vert.,
portata 1 M sull'estremità della banchina rifornimento carburante.
Fondo
marino: sabbioso.
Fondali: in
banchina da 2,00 a 5,00 m.
Radio: Vhf
canale 09 (servizio continuo).
Telefono:
direzione approdo Lungomare G. Caboto, 93 tel. 0771.311013/14 fax 0771.464580 -
www.basenautica.com E-mail: info@basenautica.com
Posti barca:
200 in acqua; 250 a terra su carrelli per imbarcazioni fino a 5 m, con servizio
rapido di alaggio e varo.
Lunghezza
massima: 50 m.
Divieti: di
transito nell'ambito della Base Nato.
Venti: N -
NE.
Traversia:
NE e ENE
Ridosso: SW
- W - NW – N
La Base si trova praticamente all’interno del borgo. Attraversate la strada a doppia
corsia e infilatevi in uno dei numerosi vicoli:troverete vecchi sapori e tanta
magia. Su improvvisate bancarelle, molti
contadini vendono frutta, verdura da loro coltivate e a volte anche formaggi di
propria produzione. E poi tanti, ma tanti ristorantini. Io ne ho provato uno
che consiglio vivamente: “La tana di Cagliostro”. Antipasti di mare in porzioni
industriali, pasta con le vongole, fritto di gamberi e calamari, dolce, acqua,
vivo e limoncello per un totale di 25 euro. Ma attenzione: la sera dovete
prenotare e comunque dovete avere soldi in contanti: non hanno pos per bancomat
o carte di credito.
Gaeta è una
città che ha la storia scritta sul mare. Non per nulla era una delle
repubbliche marinare e base della flotta pontificia. Insoimma, storia a
parte, a me Gaeta piace.
A Gaeta non
c’è stazione ferroviaria: dovrete arrivare fino a Formia. Ma in compenso c’è un
autobus molto comodo che vi porta fin lì. (La domenica, ovviamente, il numero
delle corse è limitato).
Da Gaeta,
infine, è possibile arrivare facilmente alle isole pontine. Ponza è distante
solo una trentina di miglia. Insomma, si può fare.
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