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lunedì 27 giugno 2016

Che spasso, a Castellammare, veder vincere l'Italia


Applausi napoletani per il primo gol dell'Italia
A Castellammare di Stabia da un giorno, ospite degli amici (credo di poterli  chiamare così) della Lega Navale, mi godo il caldo dell'estate appena scoppiata e anche un po' di riposo. Rispetto allo scorso anno, quando ho fatto il giro della Sicilia in solitario, ho tempi di recupero più lunghi: ma sono più vecchio di un anno e un po' più malandato. Ma ormai mi sono abituato alle mie nuove condizioni e ho imparato a fare quello che sono in grado di fare senza recriminare e senza sospirare pensando al passato.

Ieri Patrizia, l'"anima" della lega Navale di Castellammare, mi ha invitato a partecipare alla processione a mare in onore a Sant'Antonio. Una manifestazione breve, ma suggestiva. E a me tutto quel che sa di mare piace. Usciti dal porto con la barca di Salvatore De Caro, uno dei soci, abbiamo incontrato un po' di mare, ma niente di che. A bordo c'era anche un mini bassotto, più interessato a leccare una mia vecchia ferita alla gamba che a godersi la processione a mare.
La processione a mare
E nel pomeriggio, sempre nella sede della Lega, abbiamo assistito alla partita dell'Italia. Divertentissima e non solo per la vittoria sulla Spagna. Ma per il tifo tutto napoletano. Mentre Conte dava spettacolo, Vicente Del Bosque, era come sempre compassato. Seduto sulla sua panchina, lasciava che fosse il suo vice a dare gli ordini. Poi, a pochi minuti dalla fine, con la sua squadra sotto (ancora) di un gol, esce e passeggia sulla sua area tecnica: "S'è chetato!". Buffon para l'imparabile? "E bravo Gigi!". Insomma, un pomeriggio divertentissimo.
Ieri ho seguito il consiglio di Alessio Patania e ho provato il "cuoppo": un cono di carta ripieno di gamberi e calamari fritti. Una delizia. ma del resto. Alessio con i suoi consigli non ha mai fallito un colpo.
Castellammare di Stabia
Domani si penserà a pulire la barca e  e mercoledì mattina, un po' prima dell'alba, via verso Agropoli. Si navigherà a poche miglia dalla Costiera Sorrentina, poi ci lasceremo l'isola di Capri alla nostra destra e poi si taglierà il Golfo di salerno fino ad Agropoli. Una settantina di miglia per coprire le quali ho fatto il conto ci vorranno dalle 11 alle 14 ore: dipenderà dal vento. Poi si andrà a Salerno. Lì dovrò fare un altro controllo (medico) e in base a quel che mi diranno, si programmerà la lenta, lentissi ma discesa verso Sud.

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