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sabato 26 gennaio 2013

Il mal di mare, cos'è e come si affronta

La nautopatia (ma noi  mortali continuiamo a dire "mal di mare") è causata da uno squilibrio dell'orecchio interno , dove sono alloggiati gli organi demandati al controllo dell'equilibrio. I movimenti ondulatori della barca mettono in crisi questo organo che , per un sovraccarico sensoriale , invia al cervello dei segnali irregolari. E' questo squilibrio che provoca la nausea. Se soffrite di mal di mare, non provate vergogna. Anzi, potete essere orgogliosi di avere come "colleghi" navigatori come Cristoforo Colombo e il mitico ammiraglio Nelson.

I sintomi del mal di mare iniziano con una sensazione di malessere generale evolvono in una nausea molto
forte fino ad arrivare ad una totale spossatezza. Su quali rimedi usare, la letteratura in materia lascia solo l'imbarazzo della scelta. C'è chi consiglia di magiare un'acciuga salata , chi di bere del succo di
limone, chi di fissare un punto all'orizzonte.
Io sono un po' più pragmatico (è capitato anche a me di soffrirne, soprattutto con mare lungo che arriva in poppa) e così mi limito a copnsigliare poche, ma fondamentali regole. Evitare di abbuffarsi, evitare i cibi pesanti ed i superalcolici. Se possibile a colazione, prima di un'uscita, non bere nulla che abbia a che fare con il latte e fare una colazione con salati. Coprirsi bene, il freddo è una delle cause scatenanti del mal di mare, se possibile dormire una notte in barca prima di iniziare la crociera in modo da dare all'organismo il tempo di abituarsi allo strano mondo galleggiante su cui si trova. In barca si dovrebbe mangiare poco, ma spesso. Ed è bedne esagerare con salatini, acciughe, patatine, sottoli, salamini, formaggi e quant’altro possa essere utile ad uno spuntino a metà mattinata o come aperitivo prima dello spaghetto.
Questo, ovviamente, è solo fare prevenzione. Il che non significa che il mal di mare se ne freghi dei vostri salatini e vi colpisca lo stesso. E allora? Allora ai primi sintomi cercate di concentrare la vostra attenzione su un compito che vi tenga occupati (stare al timone è un’ ottima cura). Cercate di distogliere la vostra attenzione dall'imminente malessere. Se invece i sintomi peggiorano sdraiatevi al buio, a pancia sotto, nella parte centrale della barca che è la più stabile. Chiudete gli occhi , respirate a fondo e cercate di dormire.
Se sentite la necessità di rigettare, non trattenetevi, peggiorereste solo la situazione. (Ma fatelo sottovento, se non volete essere odiati dai vostri copmpagni di veleggiata). Il più delle volte dopo avere liberato lo stomaco la situazione migliora in breve tempo.
In commercio esistono molti farmaci per curare le nausee da viaggio. L'unico difetto che hanno è che devono
essere assunti PRIMA di iniziare la navigazione. Se assunti una volta iniziato l'attacco di mal di mare sono
assolutamente inefficaci. Cerottini o braccialetti possono essere un’altra soluzione. L’unica controindicazione
un po’ di sonnolenza.
Però, dopo tutta questa maleodorante letteratura, resta sempre una grande verità: andare a vela dà un piacere superiore a qualsiasi disturbo. E ancora: pèiù si sta in barca, meno mal di mare c'è.

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