|
Il Duomo di Cefalù visdto dal mare |
Lo
dissi e lo feci. Ma con calma perché, come sapete, ho un'età. Insomma,
come fu e come non fu, alle 11 lasciai l'ormeggio di S. Nicola (dopo
aver fatto colazione al bar e un po' di curtigghio nella barca di
Sergio, il capo del reparto geriatrico di cui mi pregio far parte) alla
volta di Cefalù.
Le barche a vela, in linea di principio, avanzano
grazie al vento. E stamattina, di vento, manco un refolo. L'acqua (25.7
gradi, per gli appassionati o per i meteomaniaci alla Billi) del mare
pareva uno specchio. Certo, Horus ha anche un motore che va alla grande e
che consuma poco e niente. Ma per principio, e io appassionato di
princìpi sono, o si va a vela o si va a vela. anche a costo di stare
fermi.
Il tempo di uscire (a motore dal porto) e su la randa, che
sarebbe la vela principale che sta dietro l'albero. L'anemometro segnava
tre nodi da levante, ovvero proprio da Cefalù. Bella camurria. Fuori
anche il genoa, una vela più grande che parte dalla prua e che in parte
si soprappone alla randa.
Horus comincia a muoversi. Mezzo nodo, un
nodo, quasi controvento. Anzi, era lei, la mia picciridda, che il vento
se lo creava (questo ve lo spiego un'altra volta). Insomma, navigavo
alla folle velocità di un nodo e mezzo, due nodi. Di questo passo, mi
dissi, a Cefalù cu arrivo a mezzanotte. 'mbè? asta che a bordo c'è
pasta, aglio, olio, vino, acqua e limoncello c'è tutto. E io,
modestamente questo tutto ce l'ho.
|
Il faro di Cefalù |
All'una ero al largo di Trabia.
La tentazione di chiudere le vele e accendere il motore era forte, ma
pensai al principio e tenni duro. E mentre tenevo duro, cominciai a
notare delle impercettibili ondine che arrivavano sulla fiancata
sinistra, da nord-ovest.
Presi questa notizia come positiva e per
ammazzare il tempo misi dei pesciolini finti sulle due (dicasi due)
canne e filai le lenze a mare. Le ritirai dopo che agli ami abboccarono
due sacchetti di plastica. E io, vedendo le canne curve, già cercavo
di organizzarmi per issare a bordo tonni da cento e passa chili.
Alle tre del pomeriggio finì l'effetto della pur abbondante colazione e
mi si ruaprì lo stomaci. Visto che a pesce eravamo a niente, mi sono
vendicato con rigatoni all'amatriciana, una lattina di birra ghiacciata,
un caffè con panna e per digerire - perché digerire è un obbligo -
limoncello.
Intanto, forse stimolato dalla pasta, cominciò un
leggero maestralino che mi veniva a tre quarti dalla poppa (Horus, mi
spiace, ne ha solo una). Sei nodi reali, sette nodi, dieci nodi. Evvai:
Horus riprese fiato, si inclinò un poco sulla fiancata di destra e prese
il passo: si filava a cinque nodi in un mare solo leggermente
increspato.
E Cefalù, che pri.ma si intravedeva solo, adesso si
scopriva in tutta la sua bellezza. Allle spalle, invece, San Nicola
spariva.
|
Dentro il porto di Presidiana |
Dieci miglia alla meta. E caldo da morire. Caldo che
ammazzavo ogni mezz'ora buttandomi di sopra un cato di acqua di mare.
Horus continuava a filare come se fosse nata "insegnata". Brava, tanto
brava da lasciarla sola e andarmene a prua, seduto con le spalle
all'albero. Tutt'intorno neppure una barca, un gommone, un peschereccio,
un transatlantico. E dire che è già estate. Evidentemente sono finiti i
soldi per la benzina. Io me ne fotto, visto che in un anno ho consumato
sì e no 50 litri di gasolio. Quelli che invece hanno quei panfiloni che
i velisti chiamano "ferri da stiro" (guardateli di lato e ditemi che
non è così) consumano "solo" da 300 a 600 litri all'ora.
E poi ho notato un'atra cosa: nel golfo di Termini, in passato, ho sempre visto delfini o verdesche. Oggi niente.
In compenso, il duomo di Cefalù è sempre più grande. Sono a meno di
cinque miglia dal faro e quindi dal porto di Presidiana. Me ne sto
all'ancora davanti alle rocce della Kalura o mi attacco ad uno dei
pontili. Nel portolano ho ancora il numero di Renzo: l'anno scorso mi
chiese 50 euro per una notte e poi, messo a conoscenza che ero di casa
alla Capitaneria, mi fece un abbondante sconto. Lo chiamo e mi chiede 70
euro per una notte. Affare fatto: 30 euro per due notti. Ma solo perché
sono simpatico, ha detto.E io dovevo contraddirlo?
Se volete, qui sotto ci sono dei pulsantini per condividere questo post sulla vostras pagina Facebbok o sul vostro Twitter
Nessun commento:
Posta un commento