Uno dei tanti deficienti che vi troverete a poche decine di metri se percorrerete questa rotta nei fine settimana |
Chi volesse circumnavigare la Sicilia sappia che le tappe più impegnative
sono lo Stretto di Messina e quella quarantina di miglia comprese tra
Pizzolungo e Mazara.
Dello
Stretto vi parlerò dopo, quando l’avrò (ri)fatto.
Ora è la volta del Trapanese. Per chi proviene da est (da Palermo, per intenderci), la cosa migliore è tenersi larghi dalla costa. Sempre.
Da Capo San Vitpo percorrere 17 miglia con rotta 240°. Insomma, se navigate a vista, puntate la costa settentrionale di Levanzo. In questo modo, sfileranno alla vostra sinistra lo scoglio degli Asinelli e quello dei Porcelli. Solo se dovete entrare nel porto di Trapani, potete stringervi un po’ e fare una rotta un po’ più stretta alla terra, ma occhio al cartografico e allo scandaglio: in prossimità di Trapani (anche a un miglio) i fondali a volte non superano i 10 metri. Per chi volesse andare alle Egadi, nessun problema: basta continuare con rotta 240°, sempre per 17 miglia, e poi mettersi con la prua a 208°. Dopo 8 miglia vi ritroverete nel porto di Favignana.
Ora è la volta del Trapanese. Per chi proviene da est (da Palermo, per intenderci), la cosa migliore è tenersi larghi dalla costa. Sempre.
Da Capo San Vitpo percorrere 17 miglia con rotta 240°. Insomma, se navigate a vista, puntate la costa settentrionale di Levanzo. In questo modo, sfileranno alla vostra sinistra lo scoglio degli Asinelli e quello dei Porcelli. Solo se dovete entrare nel porto di Trapani, potete stringervi un po’ e fare una rotta un po’ più stretta alla terra, ma occhio al cartografico e allo scandaglio: in prossimità di Trapani (anche a un miglio) i fondali a volte non superano i 10 metri. Per chi volesse andare alle Egadi, nessun problema: basta continuare con rotta 240°, sempre per 17 miglia, e poi mettersi con la prua a 208°. Dopo 8 miglia vi ritroverete nel porto di Favignana.
Chi,
invece., prosegue verso Mazara, non si faccia tentare dal costeggiare la costa
siciliana: il rischio di andare a scogli è altissimo. Sempre dopo le canoniche
17 miglia con rotta 24°° da San Vito, si punta a Sud con rotta 188°: si
percorrono 18 miglia (ad un certo punto vedrete costeggerete la meravigliosa Cala
Rossa, a Favignana, ottima per una sosta con relativo bagnetto), poi altre 10
miglia con rotta 144° e lì vi ritroverete al traverso del porto di Mazara. L’ingresso
nel porto è sicurissimo. Davanti alla spiaggia, ridossati dal molo di
sottoflutto, potete dare ancora davanti alla spiaggia. Oppure andati ai pontili
e segnatamente ai primi tre. Non andate oltre: nel mezzo del porto c’è una boa
gialla che indica che da lì in poi il pericolo di insabbiarvi è enorme.
Attenzione,
nella tratta che va da Trapani a Mazara, a quando il vento spira forte e da
molto tempo: siccome i fondali non superano quasi mai i 40 metri, il mare può
alzarsi senza dare troppi preavvisi.
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